Test Ride Vision 2: gli ADAS moto installabili anche in fai da te

Test Ride Vision 2: gli ADAS moto installabili anche in fai da te

Ride Vision 2 è il sistema ADAS moto aftermarket che ridefinisce la sicurezza su due ruote con l’AI. Lo abbiamo provato per voi

4 Gennaio 2024 - 15:10

Il Ride Vision 2 è un sistema ADAS moto avanzato che utilizza la visione artificiale e la rete neurale di Ride Vision CAT (Collision Aversion Technology) per prevedere il rischio di incidente in moto. Dopo una recente rivisitazione, il sistema è ora più compatto e discreto, con un software migliorato e si può installare anche in fai da te. Lo abbiamo testato su diversi percorsi, dopo averlo montato e calibrato secondo le indicazioni del libretto di istruzioni. Ecco le nostre impressioni dopo la prova e le dichiarazioni di Uri Lavi, CEO and Co-fondatore di Ride Vision.

RIDE VISION 2: COSA CAMBIA

Il Ride Vision 2 è progettato per adattarsi a qualsiasi moto o scooter in circolazione, offrendo un aumento significativo degli standard di sicurezza durante la guida. Conserva le funzionalità del Ride Vision V1, ma implementa molte migliorie che rendono il sistema più versatile, funzionale e discreto. Il Ride Vision 2 si distingue per diverse caratteristiche avanzate che lo rendono un must-have per gli appassionati di due ruote che puntano alla massima sicurezza. Le funzioni di sicurezza del sistema Ride Vision 2 consistono in warning alla guida che aiutano ad evitare o a ridurre le conseguenze di un incidente, allertando il pilota che così può intervenire a seconda delle situazioni. A differenza dei sistemi ADAS integrati fin dall’origine dal Costruttore della moto, il Ride Vision 2 contribuisce a ridurre il rischio di incidente attraverso una serie di avvisi al pilota.  Gli alert sono:

  1. AVVISO DI COLLISIONE FRONTALE: il sistema avvisa il conducente di una possibile collisione frontale quando la velocità è superiore a 10 km/h. I LED rossi lampeggiano velocemente su entrambi gli specchietti.
  2. MANTENIMENTO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA: l’alert aiuta a mantenere la distanza dal veicolo che precede, migliorando la sicurezza su strada, a partire da 40-50 km/h, in base alla sensibilità che si sceglie tramite l’App. I LED rossi si accendono fissi su entrambi gli specchietti.
  3. AVVISO DI ANGOLO CIECO E PERICOLO DI SORPASSO: rileva e segnala altri veicoli non visibili lateralmente o un sorpasso pericoloso a partire da 20 km/h. In caso di veicolo rilevato, si accende un triangolo giallo fisso sullo specchietto, per segnalare il pericolo a destra o sinistra.
  4. FUNZIONI DI REGISTRAZIONE VIDEO IN OCCASIONE DI ALERT O INCIDENTI: fornisce prove video in caso di incidente, ma non è pensata per sostituire le Action Cam per registrare i viaggi.
  5. APP DEDICATA RIDE VISION: App dedicata Ride Vision permette di effettuare la calibrazione dopo l’installazione e ogni 2 mesi (consigliata), modificare (solo su Android) e scaricare i video registrati (la centralina comunica con lo smartphone tramite Bluetooth 5.0 e Wifi), rivedere i percorsi geolocalizzati tramite l’antenna GPS ed effettuare i setup di funzionamento del sistema.

COME FUNZIONA IL RIDE VISION 2

Il sistema utilizza due telecamere HD grandangolari per monitorare l’ambiente circostante quasi a 360 gradi. Rispetto alla precedente versione le telecamere sono più compatte e di colore nero. Con questo upgrade si armonizzano anche meglio al design complessivo della moto o dello scooter. Le immagini catturate vengono elaborate da un’unità di controllo (ECU) che utilizza algoritmi di visione predittiva. Questi algoritmi aiutano il conducente a reagire in anticipo a eventuali pericoli. Il sistema comunica tramite i due display LED applicati ai retrovisori originari, fornendo avvisi chiari e immediati anche quando ci si trova a guidare con sole alto o radente.

Per alcuni mercati sono previsti anche retrovisori optional con LED già integrati da montare al posto dei retrovisori originari. “Il sistema è progettato principalmente come un dispositivo di sicurezza, con l’obiettivo di ridurre più del 60% degli incidenti. – ci ha spiegato Uri LaviL’uso principale del filmato è la registrazione delle prove in caso di incidente, garantendo un supporto valido da mostrare all’Assicurazione”.

MONTAGGIO RIDE VISION 2: FAI DA TE O OFFICINA?

Come anticipato, una delle innovazioni apportate al sistema ADAS moto aftermarket Ride Vision 2 è che si può montare anche in fai da te. Mentre la versione precedente (Ride Vision V1) andava installata solo presso le officine autorizzate. All’intero del kit è incluso un manuale molto chiaro e i collegamenti Plug&Play agevolano l’installazione, che sarà una passeggiata per un appassionato di motori, a patto di avere:

  • molto spazio per lavorare, preferibilmente un garage, e poter girare attorno alla moto comodamente;
  • buone abilità e conoscenze tecniche di base con questo genere di lavori. Ad esempio verificando che i cablaggi che corrono dalla ruota anteriore, dal faro anteriore, lungo la forcella/telaio e sotto al serbatoio siano protetti da zone calde o taglienti e non devono interferire con la corsa della sospensione e la rotazione del manubrio;
  • lo schema elettrico della moto per effettuare i collegamenti 12 V sottochiave e, in alternativa ai poli batteria (soluzione più facile), l’alimentazione continua dalle centraline fusibili di derivazione;
  • gli utensili necessari, come chiavi, cacciaviti, eventuali brugole e torx, in base al modello di scooter o moto e un multimetro-tester per verificare i cablaggi elettrici;
  • istruzioni per smontaggio-montaggio di parti della carrozzeria della moto / scooter, che riteniamo necessari per il passaggio corretto dei cablaggi elettrici. Ci sono un bel po’ di cavi che dall’anteriore (2 display retrovisori, sensore odometro ruota, camera anteriore) e dal posteriore (antenna GPS e camera posteriore), si collegano alla CPU installata sotto la sella o comunque in una zona protetta e ventilata.

Una volta effettuata l’installazione il Ride Vision 2 deve essere calibrato tramite l’applicazione, avendo prima l’accortezza di allineare le due telecamere con la livella in dotazione e tenere la moto dritta durante il processo di calibrazione. Dopodiché, ad ogni accensione del quadro strumenti, il sistema fa un’auto diagnosi comunicando tramite i LED se tutto funziona correttamente.

LA PROVA SUL CAMPO: IL TEST DEL RIDE VISION 2

Dopo l’installazione del sistema su Honda CB600 F, abbiamo sottoposto il Ride Vision 2 a un test ride su strade urbane molto trafficate, extraurbane e autostradali. Ci siamo serviti anche di un’auto di supporto che all’occorrenza manteneva un’andatura adeguata a “stuzzicare” il Ride Vision 2, ma in totale sicurezza e nel rispetto del Codice della Strada. Nel corso di alcuni giorni, l’App Ride Vision Pro, ci ha notificato la disponibilità di alcuni aggiornamenti da scaricare fino all’ultimo download della versione software 1.1.3 a cui si riferiscono le nostre valutazioni conclusive di seguito.

Cosa ci è piaciuto di più durante il test del Ride Vision 2?

Su strada urbana ed extraurbana. I LED rossi lampeggianti su entrambi gli specchietti sono estremamente visibili anche quando il pilota è intento a guardare ciò che accade intorno alla moto. I due display hanno efficacemente indicato un imminente pericolo di collisione frontale o un ostacolo laterale ogni volta che l’abbiamo simulato. L’avviso di mantenimento della distanza di sicurezza è stato altrettanto efficace, garantendo un’adeguata separazione a velocità specifiche. Nelle foto sotto si può vedere a sinistra  la ripresa da GoPro e a destra il video registrato da RV2 quando ha segnalato la presenza dell’auto nell’angolo cieco a sinistra.

Una delle cattive abitudini dei motociclisti è seguire il veicolo che precede da molto vicino restando all’interno della sua sagoma prima del sorpasso. In caso di improvvisa frenata del veicolo che precede, non si avrebbe spazio per evitare l’impatto o una via di fuga per scartare l’ostacolo lateralmente. Ecco, il Ride Vision 2 aiuta a ricordare anche di non stare troppo attaccati all’auto che precede. Nelle foto si può vedere sopra la ripresa da GoPro e sotto il video registrato da RV2 quando ha segnalato il mantenimento della distanza di sicurezza dall’auto che precede.

In autostrada. Anche al di fuori delle simulazioni con l’auto di supporto, Ride Vision 2 è sempre stato un affidabile assistente. I suoi alert si sono rivelati sempre più che fondati anche in autostrada con traffico laterale in arrivo da più corsie a diverse velocità. Nonostante l’impostazione sulla soglia di intervento più sensibile tramite l’App, l’algoritmo del Ride Vision 2 ha correttamente ignorato i veicoli sulle corsie laterali più distanti dalla moto e ha segnalato con adeguato anticipo solo i veicoli che sopraggiungevano sulla corsia più vicina: quelli che finiscono quasi sempre nell’angolo morto dei retrovisori. Nelle foto si può vedere sopra la ripresa da GoPro e sotto il video registrato da RV2 quando ha segnalato la presenza dell’auto nell’angolo cieco a sinistra con l’avviso di sorpasso pericoloso.

RIDE VISION 2 AGGIORNAMENTI E MIGLIORAMENTI VIDEO IN ARRIVO

Secondo le informazioni fornite da Ride Vision, il sistema non è realizzato per sostituire una action cam per riprendere i ricordi della gita in moto. Anche perché nelle nostre prove la qualità dei video registrati è risultata ottimale fino a una distanza di circa 2-3 metri dalla moto. Come ci ha spiegato Uri Lavi, “non ti aspetti che un incidente si verifichi all’improvviso da 20 metri – quindi finché riesci a leggere le targhe a breve distanza va bene”. Inoltre, sono in arrivo aggiornamenti via App che permetteranno di settare anche la risoluzione video. “Ride Vision sta per rilasciare un aggiornamento SW per RV2 che potrebbe permettere all’utente di aumentare la risoluzione del video; ancora non sarà 4K o full HD, ma sarà una risoluzione HD ha sottolineato il CEO di Ride Vision.

Ride Vision 2 è acquistabile online direttamente sullo store ufficiale al prezzo di 600 € + 59 € per le spese di spedizione in Italia.

Commenta con la tua opinione

X