Abbiamo trascorso una giornata in sella all'Askoll eS3. Ecco com'è andata la prova su strada dello scooter elettrico tra impegni di lavoro e da papà
Lo scooter elettrico eS3 è il top di gamma Askoll e risolve (quasi) tutti i problemi dell’eS2. Si propone come il primo “elettrodomestico da trasporto”, cioè un oggetto con ruote che quando serve accendi, usi e spegni senza patemi d’animo e nessun costo collaterale. Siete pronti per il futuro? Abbiamo trascorso una giornata impegnativa a bordo dello scooter elettrico per raccontarvi una prova su strada in condizioni d’uso reale. Ecco com’è andata.
Askoll eS3 ready to play
L’elettrico è un trauma per la maggior parte dei motociclisti, che vedono in questa “rivoluzione annunciata” la fine di un’intera epoca. Se invece di rivoluzione invece parlassimo di evoluzione? Il senso dell’intero progetto Askoll è la produzione di uno scooter elettrico da usare per la praticità, senza inutili stravaganze tecniche e noi abbiamo cercato di interpretare questo spirito nel migliore dei modi. Abbiamo impiegato l’eS3 per affrontare una giornata tipo tra lavoro e famiglia, nella quale ci accompagnerete passo passo.
Ore 12, ritiriamo l’Askoll
Lo scooter è sotto carica per essere consegnato con le due batterie al 100%. Esteticamente non c’è nulla di nuovo rispetto all’eS2. Chi ha vissuto gli anni ’80 e ’90 nota una vaga parentela con il Piaggio Grillo. Il design è un cerchio che si sta chiudendo sulle stesse linee del passato, ma sarebbe sbagliato giudicare l’eS3 come “semplice”. Lo scooter italiano vuole essere un’icona di praticità ed i designer hanno trasformato questa idea in linee, come quella dello scudo anteriore, che con un solo tratto di matita diventa pedana, oppure il portapacchi che nasconde tutto il gruppo ottico posteriore. Persino i colori di serie dell’eS3 non tradiscono la sua natura elettrica, come fanno i mezzi della concorrenza. Per Askoll muoversi a batterie è una cosa normale e deve anche sembrarlo.
Askoll eS3 in sella
Partiamo per il nostro giro ed apprezziamo di nuovo l’abitabilità di questi scooter italiani, che nonostante dimensioni esterne ridottissime, accolgono facilmente il guidatore. Le sospensioni sono tarate sul morbido, ma per un uso cittadino va benissimo. Solo l’escursione è ridotta e le buche più profonde li mettono a dura prova. La prima tappa di oggi è dai nostri amici informatici per dare un’occhiata al PC portatile, ma ovviamente anche loro sono motociclisti e l’attenzione si sposta sullo scooter.
Come serpenti nella jungla d’asfalto
Oggi abbiamo tanto da fare e per sfruttare al massimo l’autonomia dell’eS3, viaggeremo per lo più in modalità eco, che riduce accelerazione e velocità di punta. Lo scooter ha anche una modalità standard ed una “power”, che sfrutteremo come marce corte per i sorpassi o le salite, come l’eS2, ma questo nuovo modello ha più spunto e nell’arco della giornata ne avremo meno bisogno. Il traffico non è un problema per l’eS3, che pesa meno di 90 Kg (cioè anche meno del tester), ha un passo di 1245 cm e si infila tra le auto incolonnate come un rettile tra le foglie del sottobosco.
Autonomia canaglia
Visto che il lavoro di oggi è andare in giro e la benzina non si paga, ci allunghiamo a mangiare un boccone con la moglie. Per mettere alla prova l’autonomia dell’eS3 stiamo sfruttando al massimo il sistema di autoricarica, che si aziona da solo decelerando e si manovra con un interruttore sul blocchetto destro. Al livello 1 abbiamo una ricarica leggera e poco freno motore, al livello 2 la ricarica è più energetica ma anche il freno motore è più potente. Con il massimo recupero (impostazione 2), dopo una lunga discesa, abbiamo ricaricato l’1% di batteria.
Papà a due ruote
Oggi abbiamo anche il piacevole incarico di andare a prendere la bambina a scuola e l’Askoll eS3 è perfetto per questo compito grazie all’omologazione per due, ma nonostante questo, la sella sarebbe troppo piccola per due adulti. Fortunatamente lo scooter ci consente abbastanza spazio per scorrere in avanti e così ce la siamo cavata alla grande. Dopo un’iniziale incertezza, la bambina si è anche divertita a fare un giretto, con il suo bel casco omologato, su qualcosa che somigliava più ad un giocattolo che alle tante moto che guida papà. Per i più esigenti la casa sta preparando una versione Luxury, che monterà una sella più lunga.
Autonomia umana
L’Askoll ha ancora più del 50% di batteria, ma noi abbiamo bisogno di un caffè, anche se con l’eS3 ci stiamo stancando meno del solito. Molto dipende dall’insuperabile fluidità di marcia, ma anche se non fosse elettrico, questo scooter è pensato per alleggerire la vita di chi lo guida. La posizione è da motorino, quindi con la schiena dritta ed il manubrio leggermente basso. La pedana piatta non è enorme, ma accoglie bene una borsa di medie dimensioni, mentre sull’enorme portapacchi starebbe benissimo il bauletto che la casa fornisce come optional. Per carichi più leggeri c’è un gancio portaborse ed un vano retroscudo, adatto ad un paio di guanti ed un cellulare, con tanto di presa a 12v!
A piedi o con le ruote
L’eS3 può circolare sia nelle giornate ecologiche che nelle ZTL, ma le zone pedonali sono un’altra cosa e lì ci dobbiamo fermare anche noi. Il sistema frenante dell’Askoll è efficace, in relazione alla mole del mezzo, e si basa su un impianto misto disco – tamburo, con frenata integrale azionata dalla leva di sinistra, a cui manca un utile freno di stazionamento. La versione Luxury, prevista per Settembre, monterà un disco anche al posteriore, ma difficilmente avrà l’ABS, che però noi preferiremmo visto che il sistema combinato non convince tutti, come abbiamo detto in passato su SicurMOTO.
Riunione di redazione
Anche i colleghi sono curiosi di vedere da vicino il motorino elettrico e dopo il lavoro ci fermiamo per fare due chiacchiere. Agostino Baiano e Gianlorenzo Colimoro sono i più giovani della redazione ma storcono il naso, eppure sono i motociclisti della loro generazione che si dovranno confrontare per primi con la mobilità elettrica. Il motore italiano dell’Askoll ha un carattere diverso dai nervosi mezzi a benzina e dà il meglio di se in progressione. I suoi 3Kw (circa 4 CV) di potenza sono pochini, ma 130 Nm di coppia sono tanti e sulle lunghe salite abbiamo sorpreso parecchi cinquantini.
Game over
La giornata è finita ed usando quasi sempre la modalità eco abbiamo fatto con l’Askoll eS3 circa 80 km, raggiunti anche grazie ad una “riserva” che si attiva a fine batteria, riducendo ulteriormente le prestazioni. Purtroppo non disponiamo di un box con punto di ricarica e dovremo sfilare le due batterie e caricarle a casa con il caricabatterie in dotazione, solo che per passare la carica da una all’altra ci toccherà mettere una sveglia nel cuore della notte. Fortunatamente Askoll ha previsto uno sdoppiatore di carica nella lista degli optional. Se gli attacchi delle batterie ci sono sembrati scomodi, niente paura: la casa sta aggiornando gli scooter con attacchi plug&play.
Restituiremo L’eS3 a malincuore e dopo due giorni elettrici, la nostra (cara) vecchia moto a benzina ci farà una sensazione strana, almeno per i primi km, forse il futuro sta davvero già bussando alla porta di casa. Il prezzo dell’Askoll eS3 è di 3590 €, ma con l’ecobonus previsto per Marzo, di cui vi abbiamo già parlato, scenderà a 2513 €.
sicurmoto.it ringrazia Dotoli M2, dealer ufficiale Askoll
Casco: MT Helmets Atom