Le modalità di entrata in vigore della nuova, discussa, omologazione FRHPhe-01 per i caschi da competizione, manda in tilt case e piloti
La nuova omologazione caschi FRHPhe-01 crea problemi alle case costruttrici e nello scorso GP di Catalunya. Alcuni caschi per la MotoGP non omologati sono stati sostituiti, venendo a patti con gli sponsor.
LA NORMATIVA NON CONVINCE
Dopo una serie di lungaggini e rinvii, dovuti anche al fatto che l’Università di Zaragoza era l’unico ente autorizzato ad effettuare i test, la nuova discussa omologazione per i caschi da gara FRHPhe-01, è entrata in vigore il 3 Giugno, a campionati iniziati. La riforma, voluta nel 2017 dalla Federazione Internazionale insieme alla DORNA, si era attirata con il tempo numerose polemiche (di cui vi avevamo già parlato) sulle modalità di applicazione delle regole, sulla parte tecnica e persino sugli aspetti commerciali.
I CASCHI CHE NON CI SONO (ANCORA)
Quello a cui nessuno aveva pensato, è che non tutti i caschi avrebbero ottenuto l’omologazione in tempo. Il fatto non ci stupisce, visto che il regolamento era all’esordio ed un solo laboratorio al mondo poteva rilasciare il certificato. I piloti equipaggiati con caschi in sospeso, però, hanno dovuto correre con caschi della concorrenza, camuffati con le grafiche dei loro sponsor. Tra le assenze eccellenti Suomy e KYT in MotoGP e X-Lite con Nitek in SBK, mentre tra i caschi approvatic’era MT Helmets con il suo splendido KRE Snake Carbon, che noi di SicurMOTO.it abbiamo provato per voi.
PER LE PROSSIME GARE
Il protocollo della normativa FHRPhe-01 prevede che ogni modello di casco debba essere omologato separatamente per ogni taglia in produzione. La FIM quindi, sta continuando a far testare i caschi o le singole taglie che non hanno ricevuto l’ok ai test tecnici. Qui trovate l’elenco dei caschi approvati. Paradossalmente, quindi, finchè lo screening non sarà completato, due piloti con lo stesso casco e taglie diverse, potrebbero essere uno in regola e l’altro costretto a correre con un casco provvisorio.