Focus sulle moto depotenziate: quali sono, chi può guidarle e come procurarsele? Una veloce panoramica sulle moto per la patente A2
Quali sono le moto depotenziate e chi può guidarle? E soprattutto perché si dovrebbe ‘depotenziare’ una moto? Come è noto le moto non sono tutte uguali ma si diversificano in base alla potenza e alla cilindrata. A seconda della tipologia di moto è richiesta una determinata patente, ad esempio per guidare una moto fino a 125 cc è sufficiente avere 16 anni e la patente A1 mentre chi non vuole sottostare ad alcun limite di potenza deve aspettare di compiere 24 anni e prendere la patente A (detta anche A3). La patente A2 è invece una via di mezzo perché consente di guidare moto potenti ma con dei limiti. Definite appunto ‘depotenziate’.
COSA SIGNIFICA DEPOTENZIARE UNA MOTO
Depotenziare una moto significa, letteralmente, diminuire la potenza in kW del motore del veicolo allo scopo di renderlo idoneo per la categoria inferiore. Depotenziare una moto, invece di acquistarne una che rientri nei limiti di potenza già dalla costruzione, è un’operazione molto diffusa perché consente di avere più opzioni nella scelta del mezzo, potendo valutare modelli di alta gamma dalla carrozzeria più curata e dalla componentistica più matura. Permette inoltre di guidare moto di un certo livello, pur depotenziate, senza dover attendere l’età minima richiesta.
MOTO DEPOTENZIATE: LA NORMATIVA DEL 2013
La normativa sulle moto depotenziate è cambiata nel 2013. Da allora sono stati definitivamente fissati i requisiti delle moto che si possono condurre con la patente A2, ottenibile fin dall’età di 18 anni e senza la necessità di ripetere i quiz per chi già possiede almeno una delle patenti A1, B, B1 o BE. Ebbene, la patente A2 permette di guidare motocicli di potenza non superiore a 35 kW (47,6 CV) con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che “non siano derivati da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima”, ossia 70 kW (circa 95,2 CV).
Quest’ultima parte è la più importante: la normativa del 2013 ha dunque deliberato che una moto della categoria A può essere depotenziata per rientrare nei limiti della patente A2 (35 kW) solo se la sua potenza originaria risulta pari o inferiore a 70 kW (cioè non oltre il doppio di 35). Ed en passant, se il rapporto potenza/peso non supera 0,2 kW/kg.
COME PROCURARSI UNA MOTO DEPOTENZIATA
Le strade da percorrere nella scelta della moto per chi possiede o sta per conseguire la patente A2 sono pertanto due: procurarsi un mezzo omologato fin dall’origine per la sua categoria. Oppure procedere in autonomia provvedendo a far depotenziare una moto più potente di 35 kW ma che non superi 70 kW e abbia un rapporto peso/potenza entro 0,2 kW/kg.
Nel primo caso nulla di più semplice perché quasi tutte le case costruttrici producono moto che rientrano nei limiti della patente A2. Qualche esempio? Aprilia Tuono 660 (e RS 660), Honda Cbr500R, Ktm Duke 890 L, Moto Guzzi V7, Triumph Trident 660, Yamaha MT-07 e tante altre. Ci sono poi numerosissimi modelli che superano il limite di 35 kW ma sono venduti anche in versione depotenziata. Nel secondo caso occorre invece acquistare un kit di depotenziamento adatto alla moto che si vuole limitare, farlo montare in officina e procedere infine al collaudo in Motorizzazione. Eventualmente una moto depotenziata si può anche ripotenziare.