La Cassazione ribadisce che le microcar non possono sostare negli stalli delle moto perché sono quadricicli e non ciclomotori
Le microcar non possono sostare negli stalli delle moto e degli scooter: è la conclusione a cui è giunta la Corte di Cassazione mettendo, si spera, la parola fine all’abitudine, diffusa (e tollerata) in molte città, di parcheggiare le mini vetture negli spazi destinati ai veicoli a due ruote, peraltro già molto limitati.
CHE COSA SONO LE MICROCAR
Le microcar, altrimenti dette minicar, sono veicoli a quattro ruote dalle dimensioni estremamente ridotte che rientrano nella categoria dei quadricicli leggeri o pesanti.
I quadricicli leggeri (categoria L6e) hanno massa a vuoto non superiore a 350 kg, esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h e cilindrata del motore non superiore a 50 cc per i motori ad accensione comandata, oppure potenza massima netta non superiore a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, o potenza nominale continua massima non superiore a 4 kW per i motori elettrici. Hanno due posti a sedere incluso quello del conducente e si possono guidare con la patente AM, la stessa dei ciclomotori (quindi già dall’età di 14 anni).
Invece i quadricicli pesanti (categoria L7e) hanno massa a vuoto non superiore a 400 kg (550 kg per i veicoli destinati al trasporto di merci), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, con potenza massima netta del motore non superiore a 15 kW e velocità massima non superiore a 80 km/h. Hanno anch’essi due posti a sedere incluso quello del conducente e si possono guidare con la patente B1, ottenibile già dall’età di 16 anni.
Il Codice della Strada (art. 53 comma 1 lettera h) classifica i quadricicli, sia leggeri che pesanti, come motoveicoli a quattro ruote.
MICROCAR COME MOTO E SCOOTER?
Le microcar si sono diffuse nel nostro Paese a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso e da allora in giro se ne vedono davvero tante, specie nelle città in cui è difficile trovare parcheggio, visto che grazie alle dimensioni ridotte riescono a infilarsi quasi dappertutto. Tuttavia il fatto che le microcar classificate come ‘quadricicli leggeri’ siano in qualche maniera equiparabili ai ciclomotori, poiché assoggettati alla medesima patente AM, ha fatto credere che fosse possibile posteggiarle negli stessi spazi di moto e scooter. Cosa che tutt’oggi accade in diverse città, con il silenzio-assenso delle amministrazioni locali (forse perché la normativa in questione non è molto precisa). Ma adesso la sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito che le microcar NON possono usare gli stessi stalli delle due ruote.
CASSAZIONE: MICROCAR NON POSSONO USARE GLI STESSI STALLI DI MOTO E SCOOTER
La Suprema Corte è intervenuta su una questione sollevata contro il Comune di Roma per una sanzione da 100 euro erogata nel 2014. Una Srl della Capitale ha fatto ricorso al Giudice di pace che però, già nel 2017, aveva stabilito la legittimità della contravvenzione, ribadendo che le microcar rientrano nella categoria dei motoveicoli a quattro ruote stabilita dal Codice della Strada, e non in quella dei ciclomotori. Passati un paio di anni, il Tribunale di Roma ha confermato la sentenza del GdP, sottolineando peraltro, nel caso in questione, la presenza di segnaletica che riservava gli spazi di sosta a veicoli con due sole ruote.
Infine la Corte di Cassazione ha ribadito che negli spazi di sosta delimitati da segnaletica orizzontale, i conducenti sono tenuti a sistemare i veicoli entro le aree delimitate, senza invadere quelle contigue: ovviamente, ciò non è possibile se si lascia una microcar nelle strisce riservate a moto e ciclomotori, quindi in questa ipotesi si configura una sosta illegittima. Inoltre nella fattispecie c’era pure un cartello che rendeva esplicito come gli spazi fossero riservati ‘ai veicoli a due ruote’.