dB killer: in vigore le nuove regole 2025, cosa cambia?

dB killer: in vigore le nuove regole 2025, cosa cambia?

Le modifiche apportate al Regolamento ONU n. 92 impediscono la facile rimozione dei dB-killer: scopri le nuove regole valide dal 2025

24 Marzo 2025 - 17:30

Il mondo delle moto accoglie un cambiamento significativo nella regolamentazione degli scarichi, con l’entrata in vigore nel 2025 delle nuove regole relative al dB killer. Queste modifiche, integrate nel Regolamento ONU n. 92, rappresentano un passo decisivo per contrastare l’inquinamento acustico e uniformare gli standard di omologazione dei silenziatori aftermarket. Ma cosa cambia esattamente per i motociclisti e i produttori?

  1. Le modifiche al Regolamento ONU 92
  2. Il nuovo Regolamento
  3. Requisiti per il fissaggio del dB killer
  4. Cosa cambia per i motociclisti
  5. Entrata in vigore

dB KILLER: LE NUOVE NORME DEL REGOLAMENO ONU N. 92

Il Regolamento ONU n. 92, che disciplina l’omologazione dei silenziatori di scarico non originali, è stato aggiornato per rispondere alle crescenti preoccupazioni sull’eccessiva rumorosità delle moto, un tema sempre più sentito sia dai cittadini che dalle autorità. Le modifiche rendono il dB killer, il dispositivo inserito nei terminali di scarico per ridurre le emissioni sonore, praticamente inamovibile dall’utente finale. L’obiettivo è chiaro: impedire la rimozione o la manomissione del silenziatore, una pratica finora diffusa tra molti motociclisti per ottenere un sound più aggressivo.

Secondo le nuove disposizioni, rimuovere il dB killer comporta un danneggiamento irreversibile dello scarico. I costruttori sono ora obbligati a progettare i silenziatori in modo che il dispositivo sia fissato saldamente, rendendo impossibile la sua estrazione senza compromettere l’integrità strutturale o funzionale del sistema. Questo segna una svolta rispetto al passato, quando molti scarichi aftermarket erano venduti con dB killer facilmente rimovibili, spesso con un semplice bullone o un sistema a vite.

COME SI È ARRIVATI AL NUOVO REGOLAMENTO?

Le nuove regole 2025 sul dB killer nascono da un’esigenza condivisa da associazioni di categoria come ACEM (Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli) e ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), insieme ai principali produttori di scarichi aftermarket. L’obiettivo è duplice: da un lato, rispondere alle crescenti pressioni ambientali e sociali contro il rumore eccessivo; dall’altro, fornire una cornice normativa chiara e uniforme, evitando interpretazioni ambigue che in passato hanno favorito la proliferazione di scarichi non conformi.

I produttori seri vedono in queste regole un’opportunità per operare in un mercato più regolamentato, riducendo il rischio che le moto vengano percepite come fonte di disturbo e, di conseguenza, soggette a restrizioni di circolazione in alcune aree. Il rumore, infatti, è un tema caldo in molti Paesi europei, dove si discute spesso di limitare l’accesso delle motociclette rumorose a zone sensibili.

Silenziatore moto aftermarket senza db killer

REQUISITI TECNICI: COME DEVE ESSERE FISSATO IL dB KILLER

Il nuovo regolamento specifica metodi precisi per il fissaggio del dB killer. Il metodo principale prevede la saldatura delle paratie o di altre componenti chiave al corpo dello scarico o al cono di uscita. La saldatura deve coprire una porzione significativa del perimetro esterno, garantendo che qualsiasi tentativo di rimozione risulti complesso e distruttivo. Le viti o altri sistemi filettati possono essere utilizzati solo come fissaggio secondario o in casi eccezionali, ad esempio quando la saldatura non è tecnicamente fattibile a causa di materiali diversi tra le parti dello scarico. Questa scelta riflette l’intento di eliminare le scappatoie che in precedenza consentivano di aggirare le norme.

Un’altra novità riguarda i test fonometrici, noti come prove ASEP (Additional Sound Emission Provisions), obbligatori in fase di omologazione. Questi test devono ora essere condotti in modo comparativo: un veicolo viene testato sia con il silenziatore originale che con quello aftermarket. Durante le prove, il livello di rumore dello scarico non originale non può superare quello del silenziatore originale, misurato in condizioni di funzionamento normale su strada. Questo garantisce che i prodotti aftermarket rispettino gli stessi limiti acustici dei sistemi di serie, mantenendo invariata la pressione sonora massima consentita.

NUOVE REGOLE dB KILLER: COSA CAMBIA PER I MOTOCICLISTI?

Per i motociclisti, il cambiamento più evidente è la fine della possibilità di personalizzare il sound della propria moto rimuovendo il dB killer. Questa pratica, sebbene già illegale su strada secondo il Codice della Strada (articoli 72, 78 e 155), era tecnicamente fattibile con molti scarichi aftermarket. Ora, chi acquisterà un nuovo silenziatore omologato si troverà con un dB killer fisso, e qualsiasi tentativo di modifica comporterà danni irreparabili, rendendo lo scarico inutilizzabile o non omologabile.

Va sottolineato che le prestazioni della moto non subiscono variazioni significative con o senza dB killer: il dispositivo influisce principalmente sulla velocità di espulsione dei gas di scarico, ma l’impatto sulla potenza è minimo e, in alcuni casi, persino negativo per l’efficienza della combustione. Il vero cambiamento, quindi, riguarda il sound, che resterà entro i limiti di legge (generalmente tra 74 e 80 dB, a seconda della cilindrata).

NUOVE REGOLE dB KILLER: QUANDO ENTRANO IN VIGORE?

Di norma, dal momento in cui entrano ufficialmente in vigore le modifiche al Regolamento ONU, tutti i Paesi che lo applicano devono accettare o rilasciare omologazioni secondo le nuove regole. Trascorsi 24 mesi dall’entrata in vigore delle modifiche, i Paesi non sono più obbligati ad accettare nuove omologazioni rilasciate secondo la versione precedente del Regolamento. Dopo 36 mesi dall’entrata in vigore delle modifiche, le omologazioni basate sulla vecchia versione non sono più valide, a meno che non riguardino ricambi destinati a veicoli già in circolazione e per i quali non sia tecnicamente possibile rispettare i nuovi requisiti. Fino allo scadere dei 36 mesi, però, continuano a essere valide le vecchie omologazioni, ma solo se rilasciate entro i primi 24 mesi dall’entrata in vigore delle modifiche.

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