Corte UE: no all’assicurazione obbligatoria per le bici elettriche

Corte UE: no all’assicurazione obbligatoria per le bici elettriche

Sentenza della Corte UE: no all’assicurazione obbligatoria per le bici elettriche, ma la decisione potrebbe impattare anche sui monopattini

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13 Ottobre 2023 - 12:00

La Corte UE ha segnato un punto a favore delle bici elettriche stabilendo che alle e-bike non si può applicare la stessa direttiva degli autoveicoli in materia di assicurazione obbligatoria, trattandosi di mezzi non azionati esclusivamente da forza meccanica e che, con la sola spinta del motore, raggiungono velocità modeste. La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea pone probabilmente fine alle discussioni sull’opportunità o meno di introdurre la RCA per le bici elettriche e, per certi versi, potrebbe pure influenzare le decisioni in merito ai monopattini elettrici.

CORTE UE: BICI ELETTRICHE NON RIENTRANO NELL’OBBLIGO ASSICURATIVO

Come riporta l’Ansa, i giudici unionali sono stati chiamati a pronunciarsi su un procedimento giudiziario aperto a Bruges, in Belgio, volto a stabilire un eventuale diritto di risarcimento a seguito di un grave incidente che ha coinvolto un ciclista su e-bike, investito da un’autovettura e deceduto qualche mese dopo per le ferite riportate. Nell’emettere la sentenza, la Corte UE ha rilevato che la direttiva europea in materia di responsabilità civile risultante dalla circolazione dei veicoli riguarda ‘tradizionalmente’ l’assicurazione per “motocicli, autovetture e autocarri che sono mossi esclusivamente da una forza meccanica”, viceversa le biciclette ad assistenza elettrica (altrimenti dette ‘a pedalata assistita’) “non rientrano nell’obbligo di assicurazione degli autoveicoli in quanto non sono azionate esclusivamente da una forza meccanica”.

CORTE UE: PERCHÉ L’ASSICURAZIONE PER LE BICI ELETTRICHE NON È NECESSARIA

Di conseguenza, ed è questo il punto cruciale, visto che l’obiettivo della direttiva è proteggere le vittime di incidenti stradali causati da auto, moto o autocarri, l’obbligo di RCA non può applicarsi anche ai mezzi che non sono azionati esclusivamente da una forza meccanica, come una bicicletta ad assistenza elettrica che può accelerare senza pedalare fino a una velocità di 20 km/h, perché questi “non risultano tali da causare a terzi danni fisici o materiali analoghi a quelli che possono causare i motocicli, le autovetture, gli autocarri, potendo questi ultimi circolare in modo sensibilmente più veloce”.

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E-BIKE: RCA NON NECESSARIA PERCHÉ IL MOTORE PUÒ SPINGERLE A MASSIMO 20 KM/H. E ALLORA I MONOPATTINI?

Qualche considerazione: da un punto di vista teorico siamo sostanzialmente d’accordo con la Corte UE. In condizioni normali una bici a pedalata assistita non è un veicolo pericoloso, visto che come le bici tradizionali può raggiungere certe velocità solo con la spinta delle gambe. Il problema sorge per la sempre più crescente diffusione di e-bike ‘truccate’ che il motore manomesso può spingere a velocità molto elevate, trasformandole di fatto in veri e propri ciclomotori.

Inoltre la sentenza della Corte UE afferma che le bici ad assistenza elettrica, potendo accelerare meccanicamente solo fino a 20 km/h, “non risultano tali da causare a terzi danni fisici o materiali analoghi a quelli che possono causare auto, moto e autocarri”. È vero e guarda caso 20 km/h è la stessa velocità massima che possono raggiungere i monopattini elettrici, per i quali alcuni Paesi hanno giù introdotto l’obbligo di assicurazione e altri, come l’Italia, lo faranno a breve. La stessa direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli, lascia ampio spazio di manovra agli Stati membri sull’opportunità o meno di introdurre la RCA obbligatoria per i monopattini. La sentenza della Corte UE sembrerebbe però andare verso un’altra direzione, sancendo che i mezzi che non superano i 20 km/h (come i monopattini) non necessitino dell’assicurazione. Insomma, c’è il rischio di un corto circuito giuridico/normativo che nei prossimi mesi potrebbe cambiare molte cose su questa materia.

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