Nel testo unificato della legge delega che riformerà il CdS, anche i 125 in autostrada, e strutture con occhio di riguardo ai motociclisti.Nella seduta della Commissione Trasporti della Camera, del 22 luglio, è stato approvato il pacchetto di norme che sarà l’ossatura del futuro codice della strada. Tra le proposte, che rappresentano una vittoria per tutto […]
Nel testo unificato della legge delega che riformerà il CdS, anche i 125 in autostrada, e strutture con occhio di riguardo ai motociclisti.
Nella seduta della Commissione Trasporti della Camera, del 22 luglio, è stato approvato il pacchetto di norme che sarà l’ossatura del futuro codice della strada. Tra le proposte, che rappresentano una vittoria per tutto il popolo degli utenti delle due ruote, norme più attente nella realizzazione di infrastrutture che tengano conto delle esigenze dei motociclisti e, svolta epocale, l’apertura di autostrade e tangenziali anche ai 125, purchè guidati da maggiorenni.
- Utenti vulnerabili
Nel testo approvato c’è l’attribuzione dello status di utenti vulnerabili anche agli utilizzatori di ciclomotori e motocicli, il riconoscimento rappresenta per il popolo delle due ruote una vera e propria rivoluzione copernicana. La legge delega stabilisce, inoltre, l’introduzione di disposizioni che migliorino la sicurezza della circolazione di biciclette, ciclomotori e motoveicoli, tra l’altro anche attraverso la limitazione della presenza a bordo strada di ostacoli fissi artificiali, come i supporti della segnaletica stradale e i guardrail:“Il testo unificato di riforma del Codice della Strada può essere salutato con entusiasmo da quelli che, in più occasioni, ho definito utenti vulnerabili ovvero coloro che la percorrono su due ruote, perché per la prima volta li prende in considerazione come categoria, salvaguardandone diritti e peculiarità” – dichiara l’On. Vincenzo Garofalo, membro della Commissione
Ancora sul tema delle strade, il Ministero dei Trasporti viene incaricato di predisporre linee guida destinate agli enti proprietari delle strade, che definiscano criteri di progettazione e costruzione di infrastrutture stradali sicure per gli utilizzatori di veicoli a due ruote. In proposito Confindustria ANCMA ribadisce di aver redatto, in collaborazione con il DISS (Dipartimento di Sicurezza Stradale) dell’Università di Parma, un vademecum utile a progettisti e tecnici per realizzare infrastrutture che limitino i rischi per i motociclisti.
- Arrivano i 125
Sul versante della mobilità, il provvedimento accoglie una storica richiesta di ANCMA: consentire l’accesso di scooter e motocicli 125cc, se guidati da conducenti maggiorenni, su tangenziali ed autostrade. In questo modo il nostro Paese si allinea finalmente al resto d’Europa, dove questa limitazione non è mai esistita:“Tra gli emendamenti approvati segna una svolta, che potremmo definire storica, quello che consente di percorrere l’autostrada anche ai mezzi di cilindrata 125″.
- Corsie preferenziali aperte anche i motocicli
Infine viene introdotto il principio che le corsie riservate ai mezzi pubblici potranno in futuro essere percorse anche da biciclette e motocicli: anche questa misura è destinata ad accrescere la sicurezza degli utenti delle due ruote in quanto li separa dal traffico ordinario ed è stata mutuata dall’esperienza di altre città europee, come Londra.