Focus sull'assicurazione a km moto: come funziona la polizza a consumo che si paga in base ai chilometri effettivamente percorsi
Chi utilizza la moto saltuariamente può decidere di non sottoscrivere la polizza annuale standard e di optare per soluzioni più ottimali ed economiche. Per esempio l’assicurazione temporanea, oppure la polizza sospendibile. Oppure ancora l’assicurazione a km (o a consumo), che si paga in base ai km percorsi. Nelle prossime righe cerchiamo di spiegare come funziona l’assicurazione a km moto e quando conviene.
PERCHÉ SCEGLIERE L’ASSICURAZIONE A KM MOTO?
Ciclomotori e motocicli sono i mezzi che più di altri si prestano a un utilizzo stagionale. Essendo veicoli scoperti e che non riparano dal freddo e dalla pioggia, spesso d’inverno restano ben chiusi in garage per essere ripresi solo con l’arrivo della primavera. Ci sono inoltre motociclisti che usano la moto non quotidianamente ma solo nei fine settimana, per le gite fuori porta. In tutti questi casi pagare la RC moto per 12 mesi, compresi quelli di non utilizzo, è senz’altro uno spreco. Mentre un’assicurazione calibrata sul numero dei km effettivamente percorsi conviene certamente di più. L’importante è sapere in anticipo quanta strada si pensa di fare in sella alla moto, anche approssimativamente. Perché l’assicurazione a km è utile soltanto se il chilometraggio non supera una certa soglia.
COME FUNZIONA L’ASSICURAZIONE A KM MOTO
L’assicurazione a km per le moto prevede una quota fissa di premio, posta a garanzia per l’intera durata della polizza (di solito un anno). E un’altra variabile a seconda dei km percorsi. Alla stipula del contratto viene inoltre stabilita una soglia chilometrica che il motociclista non deve superare. Tale soglia è fissata di norma in 5.000 o 10.000 chilometri, ma nulla vieta che ce ne siano altre. Ovviamente una soglia più alta fa salire il costo del premio (infatti la maggior parte sceglie 5.000 km). Pertanto, prima di scegliere l’assicurazione a km occorre valutare se, sommando la quota fissa e la quota variabile (in base al numero di km che si pensa grossomodo di percorrere in un anno, rispettando comunque la soglia massima), si riesce a risparmiare rispetto alla polizza annuale. Se la risposta è positiva allora questa formula conviene, altrimenti è meglio lasciar perdere.
COSA SUCCEDE SE SI SUPERANO I KM PREVISTI
Abbiamo più volte rimarcato che il cliente è tenuto ad attenersi al centimetro ai limiti di percorrenza previsti dal contratto, pena la perdita del beneficio economico dell’assicurazione a km moto. Infatti nel caso di superamento del chilometraggio massimo, la compagnia può applicare una penale per ogni km percorso in più. Oppure commutare l’assicurazione a consumo in una RC moto annuale, con la richiesta di pagare la differenza. È quindi fondamentale che il cliente abbia sempre la situazione chiara sui km già percorsi, in modo da rimanere nei vincoli. Per esempio nell’ipotesi di applicare una soglia di 5.000 km in un anno, bisogna considerare che si tratta di un limite piuttosto tirato, da scegliere solo se si fa un uso molto saltuario della motocicletta.
ASSICURAZIONE A KM MOTO: COME CONTROLLANO LE COMPAGNIE
Crediamo di aver spiegato sufficientemente bene come funziona l’assicurazione a km di una moto. Resta solo da capire come fanno le compagnie assicurative a controllare l’esatto numero di km percorsi dai loro clienti. In realtà non c’è nessun meccanismo particolare, il controllo avviene mediante un dispositivo satellitare mobile fornito di gps che viene installato sulla moto assicurata. In altri termini una vera e propria ‘scatola nera’. L’installazione di questo dispositivo è ovviamente necessaria per conoscere l’esatto conteggio chilometrico, ed è utile non solo all’assicurazione ma anche all’assicurato, che può servirsene per non oltrepassare la soglia dei km previsti. Solitamente la scatola nera viene offerta in comodato d’uso gratuito e il montaggio è a cura di un’officina convenzionata con la compagnia, senza costi aggiuntivi. Spesso il contratto prevede pure l’assistenza e il soccorso stradale h24 e la localizzazione della moto in caso di furto.