Male il mercato delle moto elettriche: due ruote a picco, le vendite premiano solamente le microcar (quadricicli)
Come va in Italia il mercato dell’elettrico della categoria L (ciclomotori e motocicli a due e tre ruote e quadricicli fino a 400/550 kg)? Abbastanza male e se non fosse per le microcar andrebbe perfino peggio. Mentre le due ruote endotermiche vanno alla stragrande, quelle elettriche sono in grande affanno, nonostante i cospicui incentivi statali, e la categoria non affonda del tutto solo grazie ai quadricicli.
MOTO ELETTRICHE: IL MERCATO NON DECOLLA
I dati ufficiali rilasciati da Ancma parlano chiaro: ad aprile 2024 se il mercato delle moto in Italia ha realizzato complessivamente un bel balzo del +21,1% sull’anno prima, il comparto elettrico ha registrato la vendita di appena 897 unità per un calo del -12,14%. Male sia i ciclomotori (-22,84%) che i motocicli (-11,73%). Il cumulato dei veicoli a zero emissioni nel primo quadrimestre 2024 è fermo a 3.034 immatricolazioni, pari a una grave flessione del -20,76% sullo stesso periodo del 2023. Insomma, le due ruote elettriche non funzionano e a poco, finora, sono valsi gli incentivi statali che possono arrivare a coprire fino al 40% del valore del mezzo e fino a 4.000 euro se c’è una contestuale rottamazione di una vecchia moto. Per non parlare degli altri benefit come l’esenzione del bollo, ecc.
GLI INCENTIVI MOTO VANNO SOPRATTUTTO ALLE MICROCAR
Ma come, dirà qualcuno, gli incentivi per le moto elettriche si esauriscono abbastanza in fretta, quindi vuol dire che c’è richiesta. È vero, ma buona parte viene usato per acquistare con lo sconto le cosiddette microcar (o minicar), che facendo parte della categoria L beneficiano degli stessi incentivi destinati alle due ruote. Non a caso nella classifica dei veicoli più venduti da gennaio ad aprile per quanto riguarda la categoria L elettrica, i primi 4 posti sono tutti occupati da quadricicli: nell’ordine troviamo Citroen Ami, Xev Yoyo, Fiat Topolino e Aixam E-City.
LE MOTO ELETTRICHE PIÙ VENDUTE IN ITALIA
Per trovare la prima moto dobbiamo invece scendere al quinto posto della BMW CE 04, seguita da Yamaha Neo’s, Honda EM1-e, Seat Mo Escooter, Talaria TL 4000 Sting e Askoll Es3 Evo. C’è quindi la netta sensazione che gli incentivi moto vengano sfruttati non tanto per rinnovare il parco dei veicoli a due ruote, quanto invece per acquistare a prezzo ridotto le microcar che spesso sono solo uno sfizio per gente benestante.