Bari, stop allo scooter sharing: troppi furti e vandalismi

Bari, stop allo scooter sharing: troppi furti e vandalismi

Scooter sharing a Bari, troppi furti e atti vandalici: l'operatore Pikirent ritira i mezzi e sospende temporaneamente il servizio

16 Ottobre 2024 - 16:15

È durata poco l’esperienza dello scooter sharing a Bari: Pikyrent, l’operatore che si era aggiudicato il bando del Comune pugliese per gestire il noleggio condiviso di scooter elettrici in città, ha deciso di ritirare i motorini e sospendere il servizio con effetto immediato. La causa? Il tasso di vandalismo, in media due episodi al giorno tra furti e danneggiamenti, che hanno di fatto decimato la flotta. Va detto che si tratta di una decisione unilaterale della società di noleggio, non condivisa dal Comune di Bari.

SCOOTER SHARING A BARI: SERVIZIO SOSPESO, IN MEDIA 2 ATTI VANDALICI AL GIORNO

Il servizio di scooter sharing a Bari era partito lo scorso 6 febbraio con la messa a disposizione di 150 scooter elettrici gestiti dall’operatore Pikyrent, già presente in città con il car sharing. Per guidarli occorreva avere almeno 18 anni e possedere dalla patente AM in su. Tuttavia l’esperienza non è durata molto. La startup ha dovuto disporre il rientro di tutti i ciclomotori elettrici e l’interruzione temporanea del servizio a seguito di una serie di furti di batterie e atti vandalici subiti fin dall’inizio e peggiorati di recente. In particolare, si è passati da una media di un episodio vandalico ogni 2-3 giorni registrata nei primi sei mesi del servizio, a una di due episodi al giorno nell’ultima settimana. Un aumento vertiginoso che ha reso inevitabile la sospensione temporanea del servizio, danneggiando in primis i circa 3.000 utenti che l’utilizzavano abitualmente (il 50% dei quali ha dichiarato che la sospensione avrà un impatto significativo sulla loro mobilità).

SCOOTER SHARING BARI SOSPESO: NELLE MIRE DEI LADRI SOPRATTUTTO LE BATTERIE

Ladri e vandali hanno preso di mira soprattutto le batterie degli scooter in diverse zone della città, con cavi divelti e componenti danneggiate, rendendo impossibile l’utilizzo dei mezzi. Il sistema di allarme installato sui veicoli ha rilevato tempestivamente gli atti vandalici, e diverse segnalazioni sono arrivate anche dalle Forze dell’Ordine, che hanno ritrovato alcuni mezzi danneggiati. Nei prossimi giorni, Pikyrent depositerà denunce complete con una ricostruzione dettagliata degli eventi mentre Polizia e Carabinieri sono già state allertate e stanno monitorando la situazione.

Questa triste decisione per noi è una sconfitta“, ha dichiarato Antonella Comes, CEO di Pikyrent, “ma si rende necessaria per consentirci di valutare come intervenire in maniera efficace sia sui mezzi che attraverso iniziative di sensibilizzazione con il Comune. Il nostro obiettivo è cercare di ripristinare il servizio il prima possibile, ma al momento è fondamentale garantire la sicurezza dei veicoli e lavorare con le autorità locali per contrastare questo fenomeno”.

Scooter elettrico

COMUNE DI BARI SORPRESO: “DECISIONE UNILATERALE CHE DANNEGGIA GLI UTENTI”

Come dicevamo, il Comune di Bari ha preso atto con sorpresa mista a fastidio della decisione di Pikyrent. L’assessore alla Mobilità, Domenico Scaramuzzi, ha detto infatti che non gli sono piaciute né le tempistiche né le modalità della scelta presa dall’operatore, e che chiederà alla stessa di fornire tutti i dati relativi agli atti vandalici subiti e ai furti dichiarati, comprese le denunce effettuate presso le Forze dell’Ordine cittadine: “Siamo sempre stati in prima linea, come singoli e come amministrazione, in tutte le attività di denuncia e di condanna nei confronti di questi atti, anche in collaborazione con le società operanti sul territorio. Per questo siamo ancor più amareggiati della decisione, inaspettata e unilaterale, della società che, senza concordare alcunché, ha scelto di sottrarre ai baresi un servizio che contava già una vasta utenza. Il Comune, da parte sua, continuerà ad avere come priorità le politiche di mobilità sostenibili, accogliendo e promuovendo di buon grado ogni esperienza di sharing sul territorio”.

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