Se state pensando ad alcune mete per viaggi esotici in moto, la Cambogia è tra le più ricercate. Qui spieghiamo cosa portare in un viaggio di questo tipo e come chiedere il visto
Adesso che la pandemia sembra, e sottolineiamo il ‘sembra’, diventata più gestibile, è possibile riorganizzare viaggi esotici in moto con una certa sicurezza. Tra le mete più ambite per questo genere di viaggi c’è sempre stato il sud-est asiatico e in particolare la Cambogia, con i suoi itinerari mozzafiato particolarmente amati dai motociclisti, anche italiani. Chi fosse interessato può trovare alcuni spunti nelle prossime righe insieme ad alcuni consigli su cosa portare per viaggiare in sicurezza e importanti informazioni sulla richiesta del visto per entrare nel Paese.
VIAGGI ESOTICI IN MOTO: ITINERARI IN CAMBOGIA E ALTROVE
Raggiungere la Cambogia in moto dall’Italia è ovviamente difficile, vista la distanza e le difficoltà logistiche. Il problema si può comunque aggirare optando per il trasporto della moto oppure, ancor più semplicemente, noleggiando un mezzo direttamente in loco. In quest’ultimo caso, però, occorre accertarsi con estrema attenzione che la moto affittata risulti in buone condizioni.
Riguardo l’itinerario da seguire, dipende se l’ingresso in Cambogia avviene in aereo dalla capitale Phnom-Penh oppure dai Paesi confinanti, che sono Thailandia, Laos e Vietnam. Nel primo caso si può proseguire per Kampong Cham, Kratie, Siem Reap, che dista solo 5 km dai templi di Angkor Wat, l’attrazione più celebre e visitata della Cambogia, e ancora per Battambang, Kampot e Sihanoukville (rinomata località costiera dalla vivace vita notturna), prima di rientrare nella capitale. Ogni città dista dall’altra all’incirca 3-4 ore di viaggio, solo i tragitti da Kratie a Siem Rang e da Kampot a Sihanoukville sono più lunghi ma c’è la possibilità di inserire ulteriori tappe intermedie. Chi entra invece dai Paesi confinanti può personalizzare l’itinerario in base alle necessità, ad esempio dal Vietnam si deve entrare per forza da Bavet (Svay Rieng), nel sud-est, unico valico di frontiera autorizzato.
Altri itinerari per viaggi esotici in moto molto belli, in zone attualmente sicure, possono essere:
– Cina
– Giordania
– Laos
– Marocco
– Mongolia
– Patagonia (Argentina e Cile)
– Thailandia
– Tunisia
– Turchia asiatica
– Vietnam.
Adesso diamo qualche consiglio utile sull’equipaggiamento da portare per viaggi in moto di questo tipo, successivamente spieghiamo come sbrigare una fondamentale formalità burocratica: la richiesta del visto per la Cambogia.
VIAGGI ESOTICI IN MOTO: COSA PORTARE
In Cambogia la stagione delle piogge va da maggio a ottobre e specialmente da agosto a ottobre. È dunque sconsigliato viaggiare in moto proprio in questo periodo, meglio scegliere mesi più ‘secchi’. In ogni caso l’equipaggiamento per girare in sicurezza deve sempre prevedere una tuta antipioggia (anzi meglio due), un kit di prima necessità e un navigatore o smartphone GPS, dato che soprattutto fuori delle grandi città la segnaletica è parecchio carente. A livello di bagagli il consiglio è quello di viaggiare leggeri il più possibile, senza naturalmente rinunciare agli accessori necessari. Qui spieghiamo come caricare e trasportare i bagagli in moto nella maniera più ottimale. Risulta per esempio utilissimo indossare in vita un marsupio dotato di scomparti, ovviamente impermeabile, per tenere sempre a portata di mano soldi, carta di credito, passaporto, visto, cellulare e tutti i documenti che potrebbero essere chiesti ai controlli.
Superfluo specificare che questi consigli possono tornare utili per tutti i viaggi esotici in moto, non solo in Cambogia e nel sud-est asiatico, effettuati sia da soli che in coppia.
VIAGGI ESOTICI IN MOTO: IL VISTO PER LA CAMBOGIA
Iniziamo premettendo che dal 15 novembre 2021 i turisti possono recarsi nuovamente in Cambogia. Tra l’altro il Paese presenta uno dei tassi di vaccinazione anti Covid più elevati dell’Asia con circa l’82% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale, percentuale più alta rispetto a molti Stati europei. Attualmente per entrare in Cambogia dall’Italia, oltre al visto, sono richiesti un certificato di avvenuta vaccinazione, un’assicurazione obbligatoria contro il Covid-19 e un test PCR negativo da effettuarsi almeno 72 ore prima della partenza. All’arrivo nel Paese si deve inoltre effettuare un test rapido in aeroporto e attendere il risultato per 20 minuti. Se l’esito è negativo non è richiesta alcuna quarantena.
La procedura di richiesta del visto per la Cambogia si può fare comodamente online, mentre la domanda su appuntamento presso il Consolato Cambogiano a Milano o l’Ambasciata della Cambogia a Parigi, sede competente anche per l’Italia, è necessaria solo se si desidera rimanere nel Paese per più di 30 giorni. I documenti necessari per la richiesta del visto sono la scansione della pagina informativa del passaporto (cioè quella che contiene anche la foto) e una foto formato tessera (a colori, con volto chiaramente visibile e sfondo chiaro e uniforme).
Il visto online ha una validità di 90 giorni ma, come detto, il periodo di soggiorno che autorizza è di 30 giorni. Il visto è a pagamento, consente un solo ingresso in Cambogia e permette di entrare e uscire dal Paese soltanto durante il periodo di validità. Importante: bisogna partire con due copie del visto perché una va consegnata al momento dell’arrivo in Cambogia e l’altra quando si riparte.
Se il viaggio riguarda un gruppo di persone è consigliabile che a presentare la richiesta sia un solo soggetto, in modo da richiedere il visto per tutti contemporaneamente.