In pochi ci credevano, ma la campagna per ridurre il pedaggio autostradale alle moto sembra arrivata ad una svolta: forse siamo davvero in Europa?Dopo un anno dall’inizio della campagna promossa da FMI ed ANCMA, il governo si associa su iniziativa del Ministero dei Trasporti, che pare abbia già attivato le procedure more Aggiornamento del 27 […]
In pochi ci credevano, ma la campagna per ridurre il pedaggio autostradale alle moto sembra arrivata ad una svolta: forse siamo davvero in Europa?
Dopo un anno dall’inizio della campagna promossa da FMI ed ANCMA, il governo si associa su iniziativa del Ministero dei Trasporti, che pare abbia già attivato le procedure
- Aggiornamento del 27 Luglio
L’AISCAT ha accolto la proposta del ministero ed a partire dal primo agosto le moto in autostrada pagheranno un pedaggio ridotto del 30%. Anche se stiamo assistendo ad un momento storico, la riforma sembra azzoppata: lo sconto sarà solo per le moto munite di telepass esclusivo (non multitarga) ed il sistema sarà attivo al 100% dal 1 Settembre, chi ne usufruirà ad Agosto riceverà il rimborso in autunno.
- Ieri
Il 21 Luglio, l’On. Sandro Biasotti (FI-PDL) ha interrogato ufficialmente la Commissione Trasporti sul pedaggio per i motociclisti ed il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro (PD) ha dichiarato che il 5 Luglio il Governo, dopo aver attivato un tavolo di trattativa, ha inviato all’AISCAT (l’associazione che riunisce i gestori autostradali) una proposta di tariffa differenziata per i motociclisti. E’ l’apice di una dura battaglia durata anni e voluta da FMI ed ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo ed Accessori) ed appoggiata da Motociclismo.
- Oggi
I 30.000 motociclisti che nel 2016 hanno firmato la petizione vorrebbero adeguare l’Italia alla realtà Europea, visto che in Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Norvegia, Olanda e Svezia le moto non pagano, mentre in Austria, Francia e Slovenia i pedaggi sono differenziati. Oltre all’Italia solo Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera e Ungheria hanno pedaggio unico ma attenzione: lì le tariffe sono per abbonamento e sono bassissime, quasi simboliche.
- Domani
Ovviamente la politica non ha tempi certi, sopratutto per i problemi dei cittadini comuni, però le statistiche sugli incidenti motociclistici sono pesanti ed incentivare le moto a prendere l’autostrada potrebbe ridurre le vittime, cosa che l’Europa chiede da anni. Ora il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto la sua parte, dovremo vedere come risponderanno i gestori dei tratti in concessione e se la tariffa definitiva porterà vantaggi concreti per i motociclisti italiani, già penalizzati in mille altri modi.