Nuova sorprendente indagine sui monopattini in sharing: registrato un calo del -80% di incidenti nel 2022, sono molto più pericolosi i mezzi privati
Nell’immaginario comune i monopattini in sharing sono più pericolosi dei mezzi privati, soprattutto perché spesso finiscono per essere usati da utenti poco pratici o imprudenti. In realtà le cose non stanno così se si prendono per buoni, e non abbiamo motivi per sostenere il contrario, i numeri di Assosharing sugli incidenti che coinvolgono i monopattini elettrici a noleggio, secondo cui il tasso di incidentalità ha registrato un calo, nel 2022 rispetto al 2021, pari all’80% rispetto alle percorrenze e del 78% rispetto al numero di noleggi. Decisamente più allarmanti, invece, i numeri che riguardano i monopattini privati.
MONOPATTINI IN SHARING: DRASTICO CALO DEGLI INCIDENTI NEL 2022
Il dato sul calo degli incidenti dei monopattini in sharing è stato ricavato dall’analisi dei dati forniti da 5 operatori di noleggio condiviso che complessivamente rappresentano il 74% delle percorrenze chilometriche del settore in Italia. Qui di seguito uno schema che riassume sinteticamente i dati e l’evoluzione del fenomeno dell’incidentalità tra il 2021 e il 2022 per i 5 operatori considerati:
- Anno 2021
Percorrenze (milioni di km): 30,5
Noleggi (milioni): 12,5
Incidenti con feriti riportati: 536
Incidenti mortali riportati: 1
Tasso di incidentalità: 0,00428%.
- Anno 2022
Percorrenze (milioni di km): 48,4
Noleggi (milioni): 18,1
Incidenti con feriti riportati: 172
Incidenti mortali riportati: 0
Tasso di incidentalità: 0,00095%.
Secondo Assosharing l’aumento dell’esperienza alla guida di questi mezzi, il miglioramento delle specifiche tecniche e l’abbassamento della velocità massima da 25 km/h a 20 km/h, come sancito dalla legge 156/2021, hanno comportato un sensibile aumento delle condizioni di sicurezza.
MONOPATTINI ELETTRICI PRIVATI PIÙ PERICOLOSI DI QUELLI IN SHARING
Contrariamente la problematica principale sull’uso dei monopattini elettrici sembrerebbe riguardare soprattutto gli utilizzatori privati, che non sono sottoposti agli stessi rigidi controlli dello sharing. Non a caso 9 dei 10 incidenti fatali su monopattino avvenuti nel 2021 hanno riguardato mezzi privati. Sull’uso privato dei monopattini elettrici sono state rilevate 4 principali criticità:
- la tipologia di veicoli privati è molto eterogenea e vi sono molteplici modelli non conformi alle direttive ministeriali aggiornate nell’agosto 2022;
- differentemente dallo sharing, in cui vi è un controllo costante da parte delle amministrazioni comunali, i veicoli privati sono poco monitorati dalle Forze dell’ordine con la conseguenza che la pluralità di mezzi modificati e non conformi alle direttive sono comunque attivi in circolazione;
- anche l’età degli utilizzatori privati non è monitorata in modo assiduo come avviene nello sharing. Vari incidenti sono avvenuti con minori di 14 anni alla guida;
- infine, nel caso di utilizzo privato non vi è alcun sistema GPS che inibisca l’utilizzo nelle aree non consentite come le strade extraurbane e strade ad alto scorrimento, e neppure ci sono sufficienti controlli mirati a sanzionare queste infrazioni.
MONOPATTINI ELETTRICI: LE PROPOSTE DI ASSOSHARING PER MIGLIORARE LA SICUREZZA
Assosharing ha comunque ribadito la piena disponibilità al confronto e al dialogo con il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, che ha annunciato un imminente intervento normativo per migliorare la circolazione dei monopattini elettrici, con l’obiettivo di individuare e adottare misure condivise che consentano un ulteriore rafforzamento della sicurezza stradale, a tutela di utenti e cittadini. Ecco i suggerimenti che l’associazione intende portare al tavolo con il ministro:
- inserire necessariamente nel Codice della Strada la tipologia di mobilità ‘in sharing’ tramite un opportuno articolo 84-bis “Locazione senza conducente in condivisione, cosiddetto sharing”, al fine di permettere un inquadramento specifico con altrettanto specifiche norme di circolazione e sanzioni per questo settore;
- non modificare quanto già previsto dalla legge n. 156/2021, per quanto riguarda la previsione dell’obbligo del casco per i soli minorenni. Con le statistiche relative al 2022 è dimostrato come l’abbassamento della velocità massima e il miglioramento delle specifiche tecniche dei mezzi abbiano drasticamente ridotto il rischio di incidente durante l’utilizzo;
- non modificare quanto già previsto dalla legge n. 156/2021 per quanto riguarda le specifiche tecniche dei veicoli, altresì rinforzate dal recentissimo Decreto Ministeriale 18 agosto 2022;
- mantenimento della velocità massima consentita di 20 km/h, che ha dimostrato fattivamente di portare a una tangibile riduzione degli incidenti durante l’utilizzo.