In occasione del 69° Salone Internazionale del Motociclo – EICMA – Bosch, in collaborazione con la rivista Motociclismo e CSM International, presenta la prima ricerca dal tema “I motociclisti e l’ABS. Come viene percepito, quanti lo vorrebbero, come può salvare la vita”.Fra i motociclisti, chi conosce o ha usato l’ABS si dichiara soddisfatto. È questo […]
In occasione del 69° Salone Internazionale del Motociclo – EICMA – Bosch, in collaborazione con la rivista Motociclismo e CSM International, presenta la prima ricerca dal tema “I motociclisti e l’ABS. Come viene percepito, quanti lo vorrebbero, come può salvare la vita”.
Fra i motociclisti, chi conosce o ha usato l’ABS
si dichiara soddisfatto. È questo il responso della prima ricerca condotta da Bosch, la rivista Motociclismo e CSM International dal tema I motociclisti e l’ABS. Basata su un campione di 450 motociclisti, la ricerca dimostra la soddisfazione del 96% di chi possiede l’ABS sulla propria moto e l’84% di chi l’ha provato su un’altra moto. L’età media degli intervistati è di 41 anni con un’esperienza alla guida di 15 anni e una percorrenza annua media di 7.000 Km.
Fra gli intervistati, selezionati in base alle differenti moto guidate – sportive, naked/base, turistiche/ST, enduro stradali e custom/cruiser – il 76% considera l’ABS abbastanza o molto importante per il proprio tipo di moto (89% tra gli utenti di turistiche e enduro stradali, 78% per le naked e il 57% per le supersportive). Secondo i motociclisti coinvolti, il 47% degli incidenti potrebbero essere evitati dall’ABS. Anche i più critici – utenti delle supersportive, custom e coloro che non hanno mai provato il sistema – ne apprezzano i benefici e sono convinti che l’utilizzo del sistema antibloccaggio potrebbe evitare circa il 40% degli incidenti.
Mentre il 62% degli intervistati vorrebbe l’ABS di serie su tutte le moto e oltre la metà (57%) lo indica come una delle prerogative di acquisto della prossima moto, la restante parte mantiene un approccio critico dovuto sostanzialmente alla mancanza di informazione. Le motivazioni indicate afferiscono, infatti, al presunto allungamento della frenata e alla mancanza di abitudine o esperienza nell’utilizzo di questa tecnologia.
- Tecnica del sistema ABS moto Bosch
I precedenti sistemi ABS erano di derivazione auto e per questo motivo risultavano voluminosi e pesanti, permettendo l’installazione prevalentemente su moto di grossa cilindrata. Bosch ha invece deciso di sviluppare presso il proprio centro R&D in Giappone, una nuova versione del sistema ABS
per applicazioni specifiche per le due ruote. Il risultato è l’ABS di generazione 9 con un volume di meno di mezzo litro e un peso di 700 grammi, pari a una diminuzione del 50% rispetto alla versione precedente e con prestazioni superiori. Bosch offre, inoltre, la possibilità di settare il sistema secondo le differenti esigenze del cliente, dalla configurazione base a quella premium con frenata elettronica combinata (eCBS), rendendolo la soluzione perfetta per tutte le tipologie di motociclette. L’ABS 9 enhanced riesce a fornire, associato all’eCBS, numerose funzioni. Fra queste la frenata modulabile in curva, causa tipica d’incidente per la troppa pressione frenante inflitta sull’anteriore e il posteriore, il sistema di gestione motore e, grazie anche ad un angle sensor, altre nuove applicazioni, come il TC e l’hill hold control. L’ABS 9 equipaggia già alcuni modelli di Kawasaki, BMW, Ducati e KTM.
- ABS obbligatorio dal 2017? E’ possibile.
Nel 2009 più di 5.000 motociclisti, in Europa, sono deceduti a causa d’incidenti stradali. Diversi studi condotti anche dalla stessa Bosch, hanno evidenziato quanto il sistema ABS possa contribuire e non di poco alla sicurezza su due ruote. Questi studi hanno spinto la Commissione Europea a prevedere il sistema ABS obbligatorio per le due ruote a partire dal 2017
e probabilmente sarà avviata anche una campagna di incentivi su modelli che dispongono di questi dispositivi. Uno studio, condotto dalla stessa Unione Europea, legato ai benefici dell’ABS, dimostra che oltre 5.000 vite si potrebbero salvare nei prossimi dieci anni rendendo obbligatorio l’ABS.