In 5 anni il numero di vittime su due ruote ha visto una contrazione del 22%. Italiani ai vertici in Europa… nonostante strade trappola. Occhio alle macchie d’olio in città!Secondo un’indagine statistica ACI-ISTAT, le vittime di incidenti in moto sono in calo. In 5 anni il numero di vittime di incidenti stradali ha registrato un calo […]
In 5 anni il numero di vittime su due ruote ha visto una contrazione del 22%. Italiani ai vertici in Europa… nonostante strade trappola. Occhio alle macchie d’olio in città!
Secondo un’indagine statistica ACI-ISTAT, le vittime di incidenti in moto sono in calo. In 5 anni il numero di vittime di incidenti stradali ha registrato un calo del 22%. Un dato incoraggiante che pone l’Italia ai vertici tra i paesi europei, facendo un rapporto con il parco moto circolante di ben 8.600.000 di mezzi tra motocicli e ciclomotori.
- Almeno sulle due ruote gli italiani sanno essere virtuosi
Ciò che lascia l’amaro in bocca è il dato sulle cause dell’incidentalità: per il 50% dei casi la colpa è di chi guida altri veicoli, mentre per il 25% la concausa è rappresentata da infrastrutture inadeguate.
Da quanto emerge dai risultati di uno studio del MAIDS ((Motorcycle Accidents In Depth Study), Nel 38% dei casi l’incidente è imputabile ad un errore umano del motociclista, mentre nel 50% dei casi sono gli altri conducenti a provocarlo .
- Occhio all’olio sull’asfalto
Sono decine all’anno gli incidenti in cui restano coinvolti loro malgrado motociclisti in sella a scooter e motocicli. La scia d’olio spesso è invisibile, e nemmeno il responsabile della perdita se ne rende conto subito, così quella macchia resta insidiosa, traditrice. L’asfalto rimane viscido da una striscia d’olio idraulico perso spesse volte da mezzi pesanti o da betoniere all’indomani di lavori in città.Le forze dell’ordine invitano a limitare la velocità e prestare massima attenzione in tali circostanze anche nei giorni successivi al riversamento.