Guida scooter: scooter o “scooterone”?

Guida scooter: scooter o “scooterone”?

Meglio il classico scooter, agile e maneggevole, ruote alte o basse che sia, o i tanto amati scooteroni comodi, ma un po’ ingombranti? valuteremo in questo articolo i pregi e i difetti di entrambi.Tra quelle che sono le varie tipologie di mezzi che oggi offre il mercato degli scooter, sostanzialmente spesso la scelta si divide […]

17 Maggio 2011 - 00:00

Meglio il classico scooter, agile e maneggevole, ruote alte o basse che sia, o i tanto amati scooteroni comodi, ma un po’ ingombranti? valuteremo in questo articolo i pregi e i difetti di entrambi.
Tra quelle che sono le varie tipologie di mezzi che oggi offre il mercato degli scooter, sostanzialmente spesso la scelta si divide tra l’acquisto di un classico scooter piccolo e maneggevole, o il cosiddetto scooterone, mezzo più comodo e “maturo”.

 

 

  • Gli scooter classici


Mezzi leggeri, comodi, maneggevoli, utilissimi nel traffico urbano, adatti ad ogni utilizzo.

Sono sempre più coloro che hanno eletto lo scooter come il mezzo ideale agli spostamenti quotidiani. Le doti dinamiche di questi mezzi li hanno resi a tutti gli effetti come la vera alternativa all’auto. Dal peso e dagli ingombri ridotti, ma non per questo poco stabili e sicuri, si guidano bene in mezzo al traffico, non hanno problemi di parcheggio e, dati il risparmio in termini di tempo di percorrenza per un qualsivoglia tragitto, contribuiscono non poco all’abbattimento di sostanze inquinanti rilasciate nella sempre più ingolfata aria cittadina. Questo ultimo fattore li favorisce, in molti casi, anche nei periodi di blocco alla circolazione o in casi di ZTL, dato il basso impatto ambientale. Di contro hanno una capacità di carico spesso insufficiente qualora se ne voglia fare un mezzo per spostamenti a medio raggio e una posizione di guida che espone alle intemperie o al vento frontale in modo eccessivo.

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  • Gli “scooteroni”


Filone inaugurato in epoca moderna con l’ormai mitico Honda CN 250. Al suo debutto sul mercato non raccolse molti consensi, a causa di dimensioni che troppo lo penalizzavano rispetto ai piccoli e maneggevoli scooter, poi però, man mano che se ne cominciarono ad apprezzare le doti di mezzo polivalente, il suo successo crebbe in modo esponenziale, tanto da convincere molte case che l’idea della Honda non fosse proprio da buttare. Ecco allora spuntare nei vari listini,  le proposte delle altre case, che videro in questi scooter atipici la moto universale che in molti all’epoca cercavano di proporre, ma con scarsi risultati.

Il mercato propone scelte di ogni tipo, per costo, allestimento, cilindrata. Sono mezzi che offrono un ottimo comfort di marcia, motori brillanti , al prezzo però di avere (in media) costi maggiori di acquisto, peso elevato, ingombri abbondanti. Possono essere considerati come vere e proprie utilitarie da città, ma anche come moto da segmento tourer , per  viaggi a medio, ma anche lungo raggio. Dotati di ottime protezioni aerodinamiche, consentono lunghi spostamenti senza affaticare più di tanto, selle spaziose ed accoglienti anche per il passeggero; i motori, di media o grossa cilindrata, sono studiati per un utilizzo “automobilistico” in molti casi: prestazioni brillanti, punte velocistiche notevoli,  ma abbinate a consumi tutto sommato contenuti.

Per forme e dimensioni, ma anche per posizione di guida, sono sfavoriti rispetto ai cugini più piccoli, nelle manovre da fermo e nella guida in mezzo al traffico, che comunque risulta di molto più redditizia rispetto ad una piccola utilitaria o microcar (vai all’articolo: le microcar sono più sicure degli scooter?
).

Due mondi, due interpretazioni dello stesso concetto, ma accomunati dai medesimi obbiettivi: praticità, e rapidità negli spostamenti.   A voi la scelta!

 

 

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