Calcolo pedaggio autostrada per le moto 2024

Calcolo pedaggio autostrada per le moto 2024

Sai come si effettua il calcolo del pedaggio autostrada per le moto? Pochi motociclisti si pongono questa domanda ma la risposta è semplice

22 Aprile 2024 - 22:00

Come funziona nel 2024 il calcolo del pedaggio autostrada per le moto? I motociclisti che guidano una ‘due ruote’ da 150 cc o 11 kW in su (quelle di cilindrata o potenza inferiore potranno circolare in autostrada quando sarà definitivamente approvato il nuovo Codice della Strada) sono abituati a pagare al casello di uscita senza farsi troppe domande sui costi, ignorando i criteri che definiscono gli importi dei pedaggi autostradali. Per fare maggiore chiarezza proveremo a spiegare come vengono stabilite le tariffe per le moto.

Aggiornamento del 22 aprile 2024 con il riepilogo di come si calcola il pedaggio autostradale di una moto.

COME SI CALCOLA IL PEDAGGIO AUTOSTRADA

I criteri per il calcolo dei pedaggi in autostrada sono stabiliti mediante delibere del CIPESS (ex CIPE) recepite dalle convenzioni attualmente in essere tra le società concessionarie e l’ente concedente, ossia lo Stato. Il calcolo è in verità piuttosto semplice: occorre moltiplicare la tariffa unitaria per i km percorsi, considerando che oltre ai km tra casello e casello sono conteggiati anche i km degli svincoli, delle bretelle di adduzione e dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello, costruiti e gestiti dalla medesima concessionaria. All’importo così ottenuto si deve poi aggiungere l’Iva al 22% e applicare l’arrotondamento, per eccesso o per difetto, ai 10 centesimi di euro (p.es. 1,13 diventa 1,10 mentre 1,16 diventa 1,20). Solo nella Tangenziale di Napoli l’arrotondamento è ai 5 centesimi di euro.

CALCOLO PEDAGGIO AUTOSTRADA MOTO: DEFINIZIONE DELLA TARIFFA UNITARIA

La tariffa unitaria del pedaggio autostrada, che va poi moltiplicata per i km percorsi per definire l’importo da pagare, tiene conto dei seguenti elementi:

  • tipo di veicolo utilizzato in base alla classe di appartenenza. In genere le moto fanno parte della classe A (veicoli a 2 assi con altezza inferiore o uguale a 1,3 m);
  • caratteristiche dei tratti autostradali percorsi (di pianura o di montagna) tenendo anche conto dei costi di costruzione, di gestione e di manutenzione. Per esempio i tratti di montagna, pieni di viadotti e gallerie, costano di più;
  • società concessionaria che gestisce la tratta. Nel caso di percorsi che comprendano più gestori autostradali è necessario calcolare separatamente i km e le tariffe unitarie di ognuna.

In base ai criteri appena descritti, le tariffe unitarie di Autostrade per l’Italia (ASPI), il maggior concessionario italiano, sono le seguenti (click sull’immagine per ingrandirla), ma ogni gestore può stabilirne di diverse:

Calcolo pedaggio autostrada moto

Questo tool aiuta a calcolare l’esatto pedaggio autostradale in moto inserendo il casello di partenza e quello d’arrivo. Ricordiamo che i motociclisti abbonati al Telepass possono usufruire di uno sconto del 30% sul pedaggio.

AUTOSTRADE: CLASSE DI PEDAGGIO DELLE MOTO

Abbiamo appena visto che le moto fanno parte della classe di pedaggio A. Questo perché in Italia il pedaggio autostradale varia anche in base all’altezza e al numero di assi del veicolo (da 2 a oltre 5), motivo per cui i motocicli e la maggior parte delle autovetture, che hanno entrambe 2 assi, sono nella stessa classe e pagano di conseguenza la stessa tariffa. La classe di pedaggio A (veicoli a 2 assi) comprende tutti i mezzi con altezza inferiore o uguale a 1,3 metri misurata all’asse anteriore. Nella classe B ci sono invece i veicoli a 2 assi con altezza superiore a 1,3 metri (bus, autocarri, autocaravan, ecc.) e così via.

Calcolo pedaggio autostrada

CALCOLO PEDAGGIO AUTOSTRADA MOTO INDIPENDENTEMENTE DAI KM

Chiudiamo con una curiosità. Non tutti lo sanno ma la rete autostradale italiana prevede alcune tratte in cui il pedaggio non dipende dai km percorsi perché la tariffa applicata è fissa. Succede nelle tratte autostradali definite a “sistema aperto” nelle quali il calcolo dell’importo da pagare fa riferimento a una lunghezza stabilita forfettariamente. Questi tragitti si differenziano dai “sistemi chiusi”, che sono la netta maggioranza, in cui l’automobilista ritira un biglietto in entrata e lo consegna in uscita, pagando il pedaggio corrispondente ai km percorsi. I tratti a sistema aperto sono:

  • A1 Milano – Napoli nel tratto Milano-Melegnano, alla diramazione Roma Nord nelle uscite di Castelnuovo di Porto e Fiano Romano e nel tratto Caserta Sud-Napoli Porto;
  • Autostrada dei Laghi (A8 Milano – Varese nel tratto Gallarate-Varese, e A9 Lainate – Como – Chiasso);
  • Tangenziali di Milano (A50 Ovest, A51 Est e A52 Nord);
  • A55 Tangenziale di Torino;
  • A56 Tangenziale di Napoli;
  • A57 Tangenziale di Mestre;
  • A3 Napoli – Salerno;
  • A12 Genova – Roma nel tratto Roma – Civitavecchia;
  • A24 Roma – Teramo nel tratto Roma – Tivoli;
  • A32 Torino – Bardonecchia:
  • A33 Asti – Cuneo nei tratti Asti – Alba e Cherasco – Bra.

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