Dakar 2018 day one. KTM parte bene ma la Yamaha è lì e non molla

Dakar 2018 day one. KTM parte bene ma la Yamaha è lì e non molla

KTM vuole il 17esimo titolo in fila, ma gli avversari non ci stannoNelle auto la Peugeot non rispetta il pronostico, ma la gara è ancora lungamore Primi i Quad La puntata inaugurale della Dakar 2018 è appena termina. La prima prova è stata una “speciale” a cronometro tra Lima e Prisco di 31 km. I […]

6 Gennaio 2018 - 00:00

KTM vuole il 17esimo titolo in fila, ma gli avversari non ci stanno
Nelle auto la Peugeot non rispetta il pronostico, ma la gara è ancora lungamore

  • Primi i Quad

La puntata inaugurale della Dakar 2018 è appena termina. La prima prova è stata una “speciale” a cronometro tra Lima e Prisco di 31 km. I primi ad arrivare sono i quad con in testa il cileno Ignacio Casale, già vincitore nel 2014 e secondo lo scorso anno, quindi tra i favoriti al titolo di questa edizione. In sella al suo Yahama ha registrato un tempo di 27’32”, precedendo di un minuto esatto il campione in carica Sergey Kariakin, anche lui su Yahama. Gradino più basso del podio per Sebastien Souday, sempre su Yamaha, staccato di 2’24”.

  • Sunderland è ancora lì

A noi però importa la categoria moto, dove la Dakar 2018 inizia come era terminata quella del 2017: con Sam Sunderland e la Ktm in testa alla classifica. Al termine dei 31 km di speciale l’inglese ha chiuso primo con 32″ di vantaggio sul francese della Yamaha Adrien Van Beveren, 55” sul cileno Pablo Quintanilla, e solo 56” sulla punta di diamante del team Honda, Joan Barreda, quarto. Con il forfait di Paulo Gonçalves, che non ha preso il via per una lesione alla spalla, lo spagnolo ha su di sé tutta la pressione dello squadrone HRC.
Alessandro Botturi (Yamaha) si riconferma il più veloce degli italiani: 37° a 5’37 dalla testa della classifica. Jacopo Cerruti arriva 44° e 49° Alessandro Ruoso, su KTM, che ha preferito non prendersi troppi rischi. Ottimo debutto per i due piloti liguri del team Solaris Maurizio Gerini (75°) e Fausto Vignola (76°). Seguono poi i piloti del team Garda Bikers Livio Metelli (101°) e il debuttante Alberto Bertoldi (111°), con Gabriele Minelli,117°, anche lui alla prima partecipazione.

  • Il Principe allunga il passo

Nelle auto primo il “principe del deserto” Nasser Al Attyah che con la propria Toyota HiLux stacca un tempo di 21′,51″. Seconda piazza per Bernhard Ten Brinke, sempre su Toyota a 25″ dal Qatariota. Chiude il podio il canadese Nicolas Fuchs su Borgward a 34″.

  • Peugeot condannata a vincere? Forse no

Per ora non sono stati rispettati, dunque, i pronostici su questa Dakar 2018, che nelle auto vedevano un probabile dominio Peugeot, grazie anche al regolamento che favorisce le caratteristiche della auto francesi. I piloti favoriti per il gradino più alto del podio, però, restano Sebastian Loeb (nove volte campione del mondo di rally, pronto a centrare il bersaglio) , Stephane Peterhansel (conosciuto come Mister Dakar visti i suoi incredibili 13 successi nella competizione) e Carlos Sainz (El Matador, 55 anni, determinato a vincere e mettere la parola fine alla sua carriera motoristica nel modo migliore). Un cast degno di un colossal hollywoodiano.

  • E se 17 portasse male a KTM?

Nelle moto KTM ha l’ambizioso obiettivo di centrare il 17° successo consecutivo, puntando sul campione in carica Sam Sunderland, su Toby Price, su Antoine Meo e su Matthias Walkner . Anche negli altri team ci sono però piloti da non sottovalutare: in sella alla Honda avremo lo spagnolo Joan Barreda (vincitore di 19 speciali in carriera), ma purtroppo non Paulo Gonçalves, secondo nell’edizione 2015 della Dakar. In casa Yamaha, i riflettori saranno tutti per Adrien van Beveren, senza dimenticarci di Franco Caimi e Xavier de Soultrait, vincitore del Merzouga Rally. In questa categoria, avremo anche la miglior speranza italiana: quell’Alessandro Botturi, con la Yamaha, che con 7 Dakar alle spalle punta a far bene. Infine per i quad è previsto il solito dominio sudamericano, con Casale che già oggi si è messo in mostra. Nei truck i russi sono i favoriti, con tutti gli occhi su Eduard Nikolaev (trionfatore dell’anno scorso) , Airat Mardeev e Dmitry Sotnikov.

  • Quando il gioco si annuncia duro

Da domani s’inizierà a fare sul serio con un anello di 296 km in fuori pista con 90% di sabbia e dune e per la prima volta, le auto prenderanno il via prima delle moto Continuate a seguirci nelle prossime tappe per sapere tutto di questa Dakar 2018!

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