La recensione al femminile e il test su strada del casco da moto Premier Vyrus Vanity con il commento di un tester d’eccezione
La rubrica dei caschi ai raggi X si tinge eccezionalmente di rosa con la recensione al femminile del casco moto Premier Vyrus Vanity. Un punto di vista fuori dal coro in un ambiente (quello delle moto) non sempre confortevole, ma che riesce ad appassionare anche ragazze che vivono la vita con il casco in testa. Proprio come il casco Premier Vyrus Vanity raccontato da Lucia Damiata (riferimenti in firma).
IL CASCO PREMIER VYRUS VANITY VISTO DA LEI
Le motocicliste sono una realtà in crescita, ma se le automobili pensate per le donne esistono da decenni, le case motociclistiche ancora non hanno cominciato a studiare modelli “femminili”. Nel settore dell’abbigliamento, invece, esistono già dei brand che creano abbigliamento tecnico da donna, rispettando l’ergonomia e le proporzioni del corpo femminile. Un bell’esempio di casco da donna è il Premier Vyrus Vanity. La grafica con fiori fucsia su sfondo nero opaco, piace sia alle giovanissime che alle signore, mentre la linea della calotta è molto sportiva, con spigoli vivi e un profilo a goccia accentuato. Il risultato è davvero fashion, efficace per chi siede su una moto moderna, però forse poco adatto alle moto vintage, che invece sono gettonatissime dalle donne in sella.
QUANTA TECNOLOGIA NEL PREMIER VYRUS VANITY
La calotta del casco Premier Vyrus è stampata in termoplastica ad alta resistenza. La visiera parasole a scomparsa si comanda a sinistra del casco, vicino alla predisposizione Bluetooth, un optional fondamentale per le donne che amano essere sempre connesse. Il fondotinta è una necessità che va poco d’accordo con i caschi, ma si sposa benissimo con gli interni sfoderabili e lavabili del Vyrus. Premesso che noi consigliamo di guidare sempre con i guanti da moto, il cinturino con aggancio micrometrico rende la vita facile anche a chi tiene alla cura delle proprie unghie.
ERGONOMIA FEMMINILE NEL PREMIER VYRUS VANITY
La taglia XS del Premier Vyrus Vanity ha un diametro interno di 53/54cm, mentre la S misura 55/56, quindi la calzata si adatta perfettamente a tutte le ragazze. Il casco ha un’imboccatura ampia ed è leggermente bilanciato in avanti. Una caratteristica adatta alla velocità, ma che potrebbe affaticare leggermente il collo usando molto la moto nel traffico. La visiera principale è predisposta Pinlock per le più temerarie motocicliste invernali, ma l’ampiezza della visuale potrebbe essere migliore.
SU STRADA CON LEI ED IL SUO PREMIER VYRUS
Il Premier Vyrus è un casco sport touring, quindi adatto sia a un uso quotidiano che a trasferimenti più o meno lunghi. Noi lo abbiamo provato severamente ed è sempre risultato comodo e piacevole da usare, forse solo un tantino rumoroso sulla nostra naked. In compenso l’aerodinamica è molto efficace e taglia il vento senza quasi opporre resistenza, sia andando dritto che girandosi per controllare i veicoli che ci circondano. Così il Premier Vyrus è un casco perfetto per la zavorrina, che viaggia sul sedile posteriore e vuole godersi il panorama. Le passeggere apprezzeranno anche la buona vestibilità interna, che non stanca anche dopo ore in sella.
MA IL PREMIER VYRUS VANITY E’ ADATTO ALLE DONNE?
Una bike lady ha esigenze più complesse di quelle di un uomo e un casco da donna, deve tenerne conto. Il Premier Vyrus Vanity ha molte caratteristiche adatte alle motocicliste. Anzitutto è pratico, con imboccatura comoda, cinturino micrometrico, visiera parasole e interni lavabili. In secondo luogo è davvero bello, con questa grafica femminile, ma aggressiva (perché una donna in sella deve sempre dimostrare qualcosa in più). Quali sono i profili di motociclista ideali per il Vyrus? Ovviamente la zavorrina, che starà ben protetta e comoda nei lunghi viaggi, ma il casco è davvero perfetto per l’appassionata, magari alla prima vera moto e al primo vero casco. Negli anni vorrà caratteristiche superiori, spendendo cifre più importanti, ma intanto il Vyrus Vanity la accompagnerà con stile e sicurezza (prezzo consigliato 219 euro).
Articolo realizzato con la collaborazione di Lucia Damiata (@Lucybethmoore)