Motoairbag: il gilet lancia l’S.O.S.

Motoairbag: il gilet lancia l’S.O.S.

L’azienda francese In&Motion sta sviluppando un innovativo sistema airbag che protegge il pilota e, in caso di necessità, avvisa i soccorsi via smartphoneIl motoairbag è una realtà tecnologica che le case produttrici stentano ad imporre al grande pubblico, anche a causa dei costi elevati. Il mercato però si muove e piccoli, aggressivi, produttori stanno presentando […]

11 Gennaio 2017 - 00:00

L’azienda francese In&Motion sta sviluppando un innovativo sistema airbag che protegge il pilota e, in caso di necessità, avvisa i soccorsi via smartphone
Il motoairbag è una realtà tecnologica che le case produttrici stentano ad imporre al grande pubblico, anche a causa dei costi elevati. Il mercato però si muove e piccoli, aggressivi, produttori stanno presentando dispositivi competitivi sia dal punto di vista dei costi che da quello della tecnologia. La francese In&motion ha presentato a Las Vegas un suo sistema motoairbag che oggi sta correndo la motoGP con Bradley Smith ma che, grazie ad un programma social, verrà adattato in versione stradale con un grosso occhio alla praticità ed all’economica… ed una furba applicazione in più.

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  • SOS (se necessario) dopo tre minuti dall’incidente

Il CES di Las Vegas è l’esposizione più strabiliante del mondo nel settore dell’high tech ed una vetrina globale per ogni tipo di magia tecnologica. La presenza dei grandi è d’obbligo da anni, ma ormai la parte del leone la fanno le startup, società giovanissime che spesso ruotano attorno ad una sola idea vincente come la francese In&motion, che l’anno scorso ha vinto un CES Innovation Award con un gilet dotato di airbag per sciatori e quest’anno ci riprova, modificando il sistema per adattarlo all’utilizzo motociclistico: più semplicità e leggerezza della concorrenza, con la possibilità di collegarsi al telefonino.

Il gilet con motoairbag della In&motion è un componente “stand alone”, cioè autonomo ed indipendente dal mezzo sul quale lo usiamo: fattore importantissimo per limitare i costi aggiuntivi dei sensori da collegare alla nostra moto, per poter accoppiare il motoairbag a più indumenti (anche nell’arco del tempo) e per poterlo utilizzare da passeggero o su moto prestate da amici. Il segreto del sistema è il pacchetto di centralina e sensori, che è alloggiato nella schiena Questo hardware, indossato dal motociclista, interpreta movimenti improvvisi e repentini cambi di direzione, azionando le sacche a gonfiaggio istantaneo che proteggono il busto.

Il motoairbag della In&motion poi non smette di funzionare dopo la caduta, ma l’hardware controlla in tempo reale i movimenti del pilota e se entro tre minuti dall’azionamento non registra nessuna attività della vittima, si collega via bluetooth al cellulare e fa partire una chiamata di emergenza con le coordinate gps del luogo. Un sistema simile al (che nome complicato…) BMW Motorrad Connected Ride sCall/ACN (Emergency Call / Automatic Collision Notification) disponibile sulla BMW K1600, che addirittura ha una sua SIM per chiamare i soccorsi ed un microfono vivavoce sul blocchetto dei comandi per le invocazioni d’aiuto del ferito.

Se il sistema tedesco sembra più maturo e complesso, il motoairbag della In&motion è ancora in progress. Il lancio commerciale avverrà nel 2018 ed al momento la società sta reclutando 500 biker in tutto il mondo per partecipare allo sviluppo del prodotto. Il sistema è versatile e teoricamente sarebbe possibile implementare un microfono automatico o addirittura inviare i dati cardiaci dello smartwatch. Basta collegarsi al sito www.airbagrevolution.com per inoltrare la propria candidatura come collaudatore. Si riceverà un gilet in omaggio da testare per 18 mesi sulle strade di tutti i giorni. In bocca al lupo.

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