Contatto fisico, saper calcolare le giuste distanze

Contatto fisico, saper calcolare le giuste distanze

Tenete le distanze di sicurezza, il più possibile. Perché per fermare la moto a 70Km/h ci vuole un determinato spazio. Per arrestare lo stesso veicolo a 75 Km/h ce ne vuole molto di più! Ho voluto iniziare con questo video poiché dimostra chiaramente quanto la realtà sia differente dalla proiezione nella mente di ognuno di […]

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16 Novembre 2009 - 00:00

Tenete le distanze di sicurezza, il più possibile. Perché per fermare la moto a 70Km/h ci vuole un determinato spazio. Per arrestare lo stesso veicolo a 75 Km/h ce ne vuole molto di più!

Ho voluto iniziare con questo video poiché dimostra chiaramente quanto la realtà sia differente dalla proiezione nella mente di ognuno di noi. In questo contributo sono stati utilizzati evidenti trucchi cinematografici per ricostruire la presenza di un uomo in piedi al centro della scena. Tutto il resto, l’impatto e il relativo differente risultato, sono assolutamente realistici e reali come il monitor che stai guardando.more

La differenza di velocità tra 96 e 105 Km/h (60 e 65 Mph, come nel video): durante il tragitto è niente, nel caso in cui ci si debba fermare improvvisamente, viceversa, è tutto.

Una delle poche certezze riguardo alla frenata di emergenza è l’imprevedibilità. Il fattore chiave è la velocità. L’unica soluzione istantanea, immediatamente a nostra portata di mano, dopo la velocità, è la distanza. Essendo che questa distanza ci salva sempre da un potenziale incidente, il suo nome convenzionale è: “distanza di sicurezza”.

Per “calcolare” la distanza di sicurezza abbiamo a disposizione varie formule matematiche, che però personalmente ritengo essere di “dubbia utilità”, specialmente durante la guida. Non sono un matematico e non vorrei annoiare nessuno con calcoli complessi e –a volte- incomprensibili.. ma anche se fossi un genio della materia: sbaglierei!
Esatto, perché non esiste la formula “giusta” per calcolare la distanza adatta a fermarsi in caso chi ci preceda pesti il freno al posto della frizione. (Povero cucciolo! Non è abituato al cambio manuale…). Ci sono troppe variabili in gioco: condizioni della strada, degli pneumatici, dei freni, del cervello! ..Perché è li che inizia la frenata.

La distanza corretta è  maggiore rispetto a quella convenzionalmente presa in considerazione per le automobili. Le auto dovrebbero attenersi -come minimo- alla tabella che segue (clicca sull’immagine per maggiori dettagli).

tabella sicurauto

stoppie
Bisogna avere una sana paura dell’auto che ci precede; comportarci come se si lasciasse dietro una puzza vomitevole (certi furgoni sono veramente così). Questo perché loro sono avvantaggiati in caso di frenata di emergenza. Gira la voce che auto e moto consumino gli stessi metri in fermata di emergenza… SI’, certo, proprio… sulla strada di prova, forse.
Le auto moderne possono “inchiodare” anche in curva, dispongono di maggiore tecnologia, hanno più pneumatico a contatto con l’asfalto, il posteriore dell’automobile non s’impenna se le ruote anteriori frenano troppo, etc., etc. …etc.!

Quelli che sorpassando si rubano la nostra distanza, si: li odio anche io. Mantenere le giuste distanze spesso significa vedersi sorpassati dall’imbecille di turno che viaggia a un centimetro da chi lo precede. Bene, pensiamola così: meglio averlo davanti che dietro. In caso di frenata ci tamponerebbe sicuramente e rovinosamente.

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I furgoni, i TIR, e alcuni SUV non possono vedervi se state troppo attaccati al loro posteriore. Se intendete sorpassarli dovete iniziare la manovra da una distanza adeguata! Altrimenti rischiate di finire il sorpasso nel fosso mentre ne iniziano uno loro!

Adattate le distanze alla situazione. Aumentate lo spazio utile per frenare quando fa freddo, ghiaccia o piove (vi inzozzerete anche di meno, perché le auto alzano il fango, il sale, l’olio, il naftone e la polvere da terra). La moto non si ferma in piega, può solo rallentare. Allontanatevi dal veicolo che vi precede prima di affrontare una curva.

Ce ne sarebbe da dire, però non voglio annoiare nessuno. Vorrei concludere con un pensiero che mi ronza nella testa quando inizio a decelerare poiché mi rendo conto di essere troppo vicino al veicolo di fronte.

Rallenta, prendi le distanze e poi eventualmente sorpassa, se si può; altrimenti cambia strada.
A piedi è normale con gli oggetti e le persone che si conoscono. Se non è troppo violento, quelli in auto possono subirlo anche senza farsi male. Per noi in sella a motociclette in movimento, però, è pericolosissimo anche quando è lieve, delicato, dolce e leggero.

Sto parlando del contatto fisico. Mentre viaggiamo, può essere terribile anche solo un ramoscello che tocca lo specchietto. Allorché dobbiamo vivere la strada in modo conservativo: evitare anche  solo il rischio d’impatto con i mezzi che ci precedono, è il minimo che possiamo fare.

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