Se ne parla brevemente anche nei manuali delle migliori marche di motociclette, ma cos’è di preciso la guida difensiva? E come “funziona”? Innanzi tutto bisogna considerarsi invisibili: le auto non guardano, non vedono, non notano i motociclisti: si aspettano sempre e solo di incontrare altre auto, o -al limite- dei grossi camion. Mai dare per […]
Se ne parla brevemente anche nei manuali delle migliori marche di motociclette, ma cos’è di preciso la guida difensiva? E come “funziona”?
Innanzi tutto bisogna considerarsi invisibili: le auto non guardano, non vedono, non notano i motociclisti: si aspettano sempre e solo di incontrare altre auto, o -al limite- dei grossi camion.
Mai dare per scontato che l’automobilista che ci sta di fronte ci abbia visto nello specchietto retrovisore… soprattutto se è una bionda. Lo specchietto serve per rifarsi il trucco e/o per guardare le tette di quella dietro.
Anche “fareggiare” è inutile: quando c’è il sole, anche al tramonto, il faro della moto (anche bello potente) non si vede; e se si vede: non ci fanno caso. Addirittura, di notte, un lampeggio con gli abbaglianti viene spesso interpretato dall’automobilista come se la moto abbia preso una delle 400.000 buche per cm quadro italiane; oppure come un’accelerazione improvvisa (che fa quindi alzare il muso della moto).
Nel video che segue è evidente gap che intercorre tra quando è visibile la moto in arrivo a quando viene realmente presa in considerazione.
Non date per scontato nemmeno che chi vi segue o vi precede abbia preso minimamente in considerazione i vostri indicazioni di direzione, no, nemmeno ottimisticamente. Bisogna fare i conti con una fauna impropria sulla strada: persino se indicate la direzione in cui state sterzando con l’intero braccio allungato rischiate di non esser presi in considerazione (!!)… per non parlare del rischio di tenere il manubrio con una sola mano mentre si naviga tra le buche italiche
Il caso tipico è il solito automobilista frettoloso che si dice tra se’ e se’: “Ci passo, ci passo…”, e s’infila tra voi e la curva. Poi c’è il caso addirittura comico in cui si grattano il mento chiedendosi cosa diavolo stiate indicando di così interessante da voler usare tutto il braccio… nel frattempo magari vi sorpassano (!!)